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Il Mediatore europeo critica il comportamento passivo della Commissione europea di fronte a possibili casi di razzismo nelle assunzioni
Press release no. 4/2002 - Date Wednesday | 20 February 2002
Il Mediatore europeo, sig. Jacob Söderman, non considera soddisfacente la risposta fornita dalla Commissione ad una denuncia che egli ha ricevuto in merito a possibili casi di razzismo nelle assunzioni dell'Unione europea. Il denunciante - cittadino olandese - ha sottolineato che per gli oltre 30 milioni di persone appartenenti a minoranze etniche che vivono nel territorio dell'Unione europea, è molto difficile essere impiegati nelle strutture delle Comunità europee.
Il sig. Söderman afferma che la risposta della Commissione in questo caso evidenzia un'attitudine passiva nei confronti della sotto rappresentazione delle minoranze etniche nelle istituzioni ed organi comunitari. Ciò si può conciliare difficilmente con le molteplici linee direttrici e regole che sono state adottate, tra cui:
- le linee guida all'impiego 2000, adottate dal consiglio europeo nel dicembre 1999, ad Helsinki. In esse si richiama l'esigenza di attuare politiche finalizzate a combattere ogni discriminazione contro gruppi quali le minoranze etniche.
- la Direttiva del Consiglio 2000/43(1) che richiede agli Stati membri di designare organi che promuovano la parità di trattamento senza discriminazione in base alla razza o all'origine etnica;
- la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, proclamata nel dicembre 2000, a Nizza.
La Commissione considera che la sotto rappresentazione delle minoranze etniche nella forza lavoro delle istituzioni ed organi comunitari derivi dal numero estremamente ridotto di candidature ricevute da queste. La Commissione si dimostra, d'altra parte, incapace di fornire prove al fine di escludere altre possibili spiegazioni. Essa dovrebbe adottare le misure necessarie ad ottenere informazioni in merito alle possibilità che gli appartenenti a minoranze etniche hanno nei procedimenti di assunzione. La risposta al Mediatore europeo è prevista entro il 30 aprile 2002.
Per ulteriori informazioni, si prega dicontattare il sig. Ian Harden, capo del dipartimento legale, tel: +32 (0) 2 284 38 49.
(1) Direttiva 2000/43/CE del Consiglio, del 29 giugno 2000, che attua il principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica, gazzetta ufficiale n. L 180 del 19/07/2000.
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