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Il 2003, anno delle persone disabili: Il mediatore indaga sull'integrazione delle persone disabili
Press release no. 25/2003 - Date Tuesday | 16 December 2003
Il Mediatore europeo, P. Nikiforos Diamandouros, ha aperto un'indagine di propria iniziativa sul tema dell'integrazione delle persone disabili. Quando l'anno europeo dei disabili sta ormai volgendo al termine, il Mediatore indagherà sulle misure adottate dalla Commissione europea per garantire che le persone disabili non siano discriminate nelle loro relazioni con le istituzioni. In questa fase, il Mediatore ha deciso di circoscrivere la sua indagine nei confronti della Commissione, in considerazione del ruolo istituzionale centrale da essa ricoperto.
Il Mediatore desidera comprovare se le azioni della Commissione in questo ambito sono adeguate alle obbligazioni legali ed agli impegni assunti. Riconoscendo i chiari impegni della Commissione nei confronti delle persone che costituiscono uno dei gruppi maggiormente svantaggiati nella nostra società, il Mediatore ha detto che: "La serietà della loro situazione richiede che gli impegni assunti diventino realtà mediante azioni concrete. La buona amministrazione richiede un'azione rapida ed efficace per rendere concreti gli impegni presi". Egli ha pertanto chiesto alla Commissione di fornirgli informazioni in merito:
- alle azioni intraprese o che intende intraprendere per garantire che le persone disabili non siano discriminate nelle loro relazioni con le istituzioni;
- al calendario previsto per l'adozione di tali misure.
La Commissione dovrà rispondere entro il 29 Febbraio 2004.
Per garantire che tutte le parti interessate possano avere la possibilità di esprimere la propria opinione in merito, se lo desiderano, il Mediatore informerà le organizzazioni governative e non governative della sua indagine e pubblicherà tutti i documenti di carattere rilevante in una sezione del suo sito Internet appositamente creata:
Antecedenti
I disabili costituiscono una parte significativa della popolazione comunitaria. Come affermato pubblicamente dalle istituzioni europee e dagli Stati membri, questo gruppo di persone deve far fronte ad una serie di ostacoli che impediscono loro di conseguire la parità di opportunità, l'indipendenza e la piena integrazione economica e sociale. Numerose iniziative sono state prese a livello comunitario su questi temi, molte delle quali da parte della Commissionen(1). L'articolo 26 della carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea riconosce il diritto delle persone disabili di beneficiare di misure intese a garantirne l'autonomia, l'inserimento sociale e professionale e la partecipazione alla vita della comunità..
Per ulteriori informazioni, si prega di contattare il signor José Martínez Aragón, giurista principale, (tel. +33 3 88 17 24 01).
(1) Nel 1998, le istituzioni hanno adottato un "Codice di buona pratica amministrativa per l'impiego di persone disabili", che prevede una presa di posizione da parte delle istituzioni in quest'ambito, così come delle linee guida per i loro servizi in merito alle azioni correlate. In una Comunicazione adottata nel 2000, dal titolo "Verso un'Europa senza ostacoli per i disabili" la Commissione ha ribadito il contenuto del Codice ed ha previsto misure addizionali finalizzate allo sviluppo delle migliori pratiche all'interno della sua organizzazione.
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