- Export to PDF
- Get the short link of this page
- Share this page onTwitterFacebookLinkedin
Integrazione degli alunni con disabilità da parte delle scuole europee
Correspondence - Date Tuesday | 09 December 2008
Case OI/3/2003/JMA - Opened on Wednesday | 19 November 2003 - Decision on Wednesday | 04 July 2007
Sintesi dell'indagine sul seguito dato alla decisione relativa all'indagine di propria iniziativa del Mediatore europeo OI/3/2003/JMA sull'integrazione delle persone disabili da parte della Commissione europea
Nella decisione che chiude l'indagine di propria iniziativa sull'integrazione delle persone con disabilità (rif.: OI/3/2003/JMA), il Mediatore ha identificato un settore in cui era ancora necessario avviare azioni e più precisamente il trattamento, da parte delle Scuole europee, degli alunni disabili con esigenze educative speciali (SEN). Il Mediatore ha chiesto alla Commissione di presentargli un'ulteriore relazione sui progressi realizzati dalle Scuole europee in merito all'integrazione degli alunni SEN. La relazione della Commissione è stata pubblicata sul sito web del Mediatore invitando i cittadini a formulare commenti.
Nella sua decisione il Mediatore riconosceva gli sforzi compiuti dalla Commissione per conseguire politiche più efficaci a favore dell'integrazione degli alunni SEN. I progressi sono dimostrati dal fatto che, negli ultimi anni, il numero dei bambini SEN nelle Scuole europee è notevolmente aumentato. Tuttavia il Mediatore nota con rammarico che il sostegno finanziario offerto ai funzionari con familiari disabili è insufficiente. Questa assistenza è particolarmente inadeguata per quanto riguarda la copertura delle spese sostenute dalle famiglie i cui bambini sono esclusi dalle Scuole europee a causa della loro disabilità.
Ha osservato con preoccupazione che un numero significativo di alunni SEN accettati nelle Scuole si ritirano in seguito per motivi sconosciuti. Ciò potrebbe essere un indice d'inadeguatezza dell'approccio delle Scuole nei confronti dell'integrazione. Il Mediatore ha incoraggiato la Commissione ad assicurare un maggiore coinvolgimento dei genitori sulla base del rispetto reciproco, della trasparenza e della collaborazione. Ha inoltre notato che non è sufficiente che le Scuole europee insistano sull'integrazione, ma che è necessario che adottino una nuova politica basata sull'inclusione. Inoltre, il Mediatore ha osservato che il pubblico ha indicato alcuni modi per facilitare l'inclusione potenziando il ruolo di coordinatori SEN più adeguatamente formati, rafforzando i compiti assegnati ai genitori e introducendo migliori prassi. Il Mediatore si è rallegrato della decisione delle Scuole europee di elaborare un progetto pilota, che potrebbe portare alla creazione di un nuovo centro di risorse SEN, e dell'impegno della Commissione ad esaminare attentamente le risposte della commissione degli ispettori in merito alle norme minime per il centro di risorse SEN. Ha quindi chiesto alla Commissione di seguire da vicino l'evoluzione del progetto pilota sottolineando che l'integrazione degli alunni SEN deve tenere adeguatamente conto dell'obbligo di fornire un'istruzione inclusiva e non discriminatoria a tutti, sancito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità e firmato dalla Commissione per conto degli Stati membri dell'UE.
Conformemente al parere espresso dal Parlamento europeo, il Mediatore ha osservato che la Commissione dovrebbe impegnarsi più attivamente nella politica "SEN" delle Scuole europee e cercare di rafforzare il proprio ruolo a tale riguardo. Ha inoltre espresso la speranza che, avviando un'ulteriore discussione pubblica sull'integrazione degli alunni SEN nelle Scuole europee, abbia aiutato la Commissione a riesaminare il proprio operato nell'ottica di servire meglio tutti i cittadini europei.
Nell'intento di informare il maggior numero possibile di cittadini europei, il Mediatore pubblicherà sul suo sito web la versione integrale di questa indagine di follow-up in inglese e un riassunto della stessa in tutte le lingue ufficiali dell'UE.
- Export to PDF
- Get the short link of this page
- Share this page onTwitterFacebookLinkedin