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Lettera: Osservazioni della Commissione su una richiesta d’informazioni del Mediatore europeo (OI/3/2003/JMA)
Correspondence - Date Wednesday | 03 March 2004
Case OI/3/2003/JMA - Opened on Wednesday | 19 November 2003 - Decision on Wednesday | 04 July 2007
03-03-2004
OSSERVAZIONI GENERALI
La Commissione ha considerato altamente prioritario il conseguimento delle pari opportunità per i disabili ed ha profuso sforzi particolari al fine di evitare ogni forma di discriminazione nelle relazioni tra la Commissione stessa ed i disabili in generale e quelli che fanno parte del suo personale. La Commissione riconosce che ancora molto resta da fare per promuovere il diritto dei disabili a partecipare pienamente a tutti gli aspetti della società e continuerà a sostenere cambiamenti positivi in questo settore, in particolare aumentando la percentuale di disabili occupati presso la Commissione.
La Commissione ha avviato, negli ultimi anni, un certo numero di iniziative intese a garantire che il principio delle pari opportunità divenga una realtà per i disabili che già lavorano presso la Commissione e per i disabili che desiderano partecipare al processo di assunzione. Tali iniziative comprendono proposte legislative e non legislative.
Le proposte legislative riguardano la modifica dello statuto del personale, un procedimento complesso e lungo, ora quasi ultimato. Le proposte non legislative comprendono la realizzazione di strutture speciali su richiesta dei disabili, in occasione dei concorsi di assunzione, l'adozione di un nuovo codice di buone prassi per l'assunzione di disabili e la traduzione in alfabeto braille di taluni documenti fondamentali.
La Commissione si prefigge il fine di facilitare la partecipazione dei disabili al processo di assunzione e di permettere a quelli che già lavorano alla Commissione, nonché a coloro che sono divenuti disabili mentre erano in servizio, di beneficiare di condizioni di lavoro adattate, ove necessario, e di sviluppare la propria carriera in base agli stessi criteri applicati a tutti gli altri funzionari.
Per quanto riguarda le due domande specifiche del Mediatore relative:
- alle azioni che la Commissione ha intrapreso o intende intraprendere al fine di garantire che i disabili non siano discriminati nelle loro relazioni con le istituzioni;
- al calendario previsto per l' adozione di tali azioni.
La Commissione risponde come segue:
A. Azioni avviate
Statuto del personale
1. Proibizione di ogni forma di discriminazione nei confronti dei disabili
Nel quadro del processo di riforma, la Commissione ha presentato proposte di modifica allo statuto del personale, ampliandone la portata per includervi il riconoscimento di tutti i motivi di discriminazione ai sensi dell'articolo 13 del Trattato CE; ciò implica una dichiarazione giuridica chiara in base alla quale è proibita ogni forma di discriminazione basata sull'handicap (nuovo articolo 1d 1).
2. Definizione di disabilità
La legislazione proposta, che dovrebbe essere adottata dal Consiglio entro il 1° maggio 2004, contiene una definizione di disabilità ed impone all'istituzione l'obbligo di rispondere positivamente a tutte le richieste ragionevoli di strutture speciali e di adeguamento presentate dal personale, definite "adeguamenti ragionevoli". Per adeguamenti ragionevoli si intendono strutture e misure che non comportino un onere spropositato per l'istituzione (nuovo articolo 1d 4).
3. Adeguamenti ragionevoli
Gli adeguamenti ragionevoli contribuiscono a garantire che i disabili possano lavorare su un piano di uguaglianza rispetto ai colleghi, in quanto gli adeguamenti forniti devono poter offrire un aiuto pratico nel facilitare l'assunzione e l'avanzamento della carriera dei disabili.
4. Spostamento dell'onere della prova
Per quanto riguarda i ricorsi per discriminazione, la Commissione ha previsto, nello statuto del personale riveduto (nuovo articolo 1d 5), di spostare l'onere della prova per le persone che si ritengono lese a seguito della mancata applicazione nei loro confronti del principio di pari trattamento: d'ora innanzi, ogni volta che un disabile fornisce elementi che consentono di presumere una discriminazione basata sulla disabilità, spetta all'istituzione di provare che non vi è stata alcuna infrazione al principio d'uguaglianza di trattamento.
Le assunzioni e l'Ufficio europeo di selezione del personale
La pubblicità fatta dall'Ufficio europeo di selezione del personale alle prospettive di assunzione alla Commissione è stata migliorata ed è divenuta più mirata al fine di suscitare interesse presso i potenziali candidati disabili e garantire loro che la disabilità non è un ostacolo all'assunzione presso la Commissione. Sono stati altresì profusi sforzi volti a garantire che i siti Internet interni siano facilmente accessibili e che, una volta che un disabile ha superato il concorso, siano prese misure positive per aiutarlo a inserirsi. Nel quadro di un gruppo interservizi interno della Commissione è stato creato un sottogruppo di lavoro che ha presentato una relazione sull'accessibilità del processo di assunzione per i candidati non vedenti.
Assunzioni proattive di disabili
Grazie alla collaborazione dell'Ufficio europeo di selezione del personale, alla Direzione generale personale e amministrazione (DG ADMIN) vengono segnalati i casi di persone che hanno superato il concorso di assunzione che hanno dichiarato di avere una disabilità che richiede adeguamenti speciali nel quadro del processo di assunzione. La DG ADMIN adotta in tali casi un'impostazione proattiva al momento dell'assunzione nei servizi.
Accessibilità degli edifici
Sulla base di un'indagine realizzata nel 2002 dalla DG ADMIN in 52 edifici, l'ufficio per le infrastrutture e la logistica (OIB) ha incluso nel suo programma di lavoro i miglioramenti da apportare, e ha già proceduto ad una serie di modifiche degli edifici quali: miglioramento dei posti di parcheggio, modifica delle uscite di soccorso, installazione di porte ad apertura automatica, installazione di nuovi servizi igienici per il personale disabile e installazione di maniglie speciali (barra orizzontale), adeguamento di scale d'entrata non conformi.
Inoltre, la nuova versione del documento intitolato "Manuale delle norme applicabili all'edificio tipo" in via di adozione, comprenderà il regolamento interno al quale si riferisce il "Codice di buone prassi per l'occupazione delle persone disabili" per quanto riguarda l'adeguamento degli accessi, gli spostamenti tra edifici, l'evacuazione in caso d'urgenza, le installazioni sanitarie, e l'impegno di intraprendere interventi correttivi per garantire l'accessibilità degli edifici occupati dalla Commissione.
Tutti questi provvedimenti dovrebbero contribuire in larga misura a migliorare l'accessibilità per tutti coloro che frequentano i locali della Commissione, sia che facciano parte del pubblico in generale o che siano parte del personale della Commissione. La Commissione riconosce che si può fare di più e dichiara che il miglioramento dell'accessibilità degli edifici occupati dalla Commissione continuerà ad essere una priorità.
Accessibilità dei documenti
Al fine di migliorare l'accessibilità dei principali documenti elaborati nel quadro della riforma per i malve denti, il Libro bianco sulla riforma della Commissione e il documento consultivo sul miglioramento delle modalità di lavoro per i disabili sono stati pubblicati in versione braille. I documenti braille possono essere consultati alla biblioteca centrale della Commissione e alla biblioteca del servizio comune interpretazione/conferenze (SCIC), presso il centro di conferenze Borschette.
Inoltre, la Commissione europea ha adottato, nel settembre 2001, la comunicazione intitolata "eEurope 2002: accessibilità dei siti Internet pubblici e del loro contenuto", intesa a rendere i siti Web più accessibili agli anziani e ai disabili. Adottando questa comunicazione e mettendo in pratica le misure che essa contiene, la Commissione ha incoraggiato le altre istituzioni europee e gli Stati membri a fare altrettanto.
Sono già iniziati i lavori per conferire al sito EUROPA il livello di conformità "A", che indica che soddisfa tutti i criteri di priorità 1 delle linee direttive sull'accessibilità del contenuto della rete, accettate a livello internazionale e definite dall'iniziativa per l'accessibilità della rete (Web Accessibility Initiative - WAI). Tuttavia, poiché il sito contiene più di un milione di pagine, l'operazione richiede un tempo considerevole; per ragioni prassi, la Commissione ha deciso di adattare esclusivamente le nuove pagine Web e quelle che vengono modificate o aggiornate. Di conseguenza, le pagine già archiviate o create nei primi anni del sito EUROPA non saranno rese completamente accessibili.
Alcune delle principali pagine del sito EUROPA (come la homepage di EUROPA e la homepage della Commissione europea) soddisfano già i criteri di conformità di livello "A". Su tali pagine figura un logo che indica che rispettano i criteri succitati e che, come alcune delle pagine secondarie, sono state concepite con attenzione all'accessibilità.
Revisione del codice di buone prassi
Insieme al nuovo regime statutario proposto e all'impostazione più mirata adottata dall'Ufficio europeo di selezione del personale, il codice di buone prassi per l'occupazione di persone disabili adottato nel 1998 è stato rivisto, in seno alla Commissione e di concerto con le altre istituzioni.
Tenuto conto del fatto che talune delle modifiche statutarie proposte, già illustrate sopra, verrebbero a sostituirsi a disposizioni del codice del 1998 (è il caso della definizione di disabilità e degli adeguamenti ragionevoli), si è proceduto a rivedere il codice. Il codice del 1998, inoltre, prevedeva una deroga ai limiti di età per i candidati disabili; poiché i limiti di età sono stati da allora aboliti, la disposizione non ha più ragione di essere. A seguito di questa revisione, la Commissione ha adottato, il 25 novembre 2003(1), un nuovo codice di buone prassi per l'assunzione dei disabili.
Il codice rivisto intende prestare maggiore attenzione ai disabili, in particolare per quanto riguarda le procedure di applicazione e di seguito. È importante che i membri del personale direttamente interessati siano coinvolti in queste procedure per garantire che il codice sia attuato e che l'attuazione sia oggetto di controllo.
In linea di massima, il codice di buone prassi riguarda gli aspetti seguenti:
- Soluzioni relative al lavoro: le soluzioni necessarie sono determinate dalle esigenze particolari della persona interessata, e in generale sono garantite;
- Assunzione: le procedure di assunzione e di selezione sono adeguate, in modo da svantaggiare i candidati disabili;
- Carriere: se i candidati disabili figurano su un elenco di riserva, possono avvalersi di una consulenza specializzata per ottenere un posto. Una volta assunti, i funzionari disabili hanno diritto al pieno sviluppo del proprio potenziale, ad esempio grazie alla formazione;
- Ambiente di lavoro: le istituzioni si impegnano ad adottare ogni provvedimento ragionevole per eliminare gli ostacoli fisici o tecnici che il personale disabile può incontrare;
- Informazione e sensibilizzazione: il codice di buone prassi sarà portato all'attenzione di tutto il personale; azioni di formazione sugli aspetti della disabilità saranno disponibili per le persone più direttamente interessate;
- Monitoraggio: un elemento essenziale del codice di buone prassi è il continuo monitoraggio dei suoi risultati, che garantisce il miglioramento, a tutti i livelli, delle modalità di applicazione nel processo di assunzione e nel corso di tutta la carriera del funzionario.
Il codice è disponibile in tutte le lingue ufficiali dell'Unione europea, ed è accessibile al seguente indirizzo:
http://ec.europa.eu/dgs/personnel_administration/human_resources_it.htm#114
Il codice è altresì disponibile in versione braille.
Poiché le altre istituzioni hanno partecipato al processo di consultazione per la stesura del nuovo codice, lo adotteranno anch'esse, mutatis mutandis, conformemente alle proprie procedure.
In tal modo, il nuovo statuto del personale e il nuovo codice di buone prassi si applicheranno in tutte le istituzioni.
B. Calendario
Statuto del personale
Le revisioni dello statuto del personale, formalmente adottate dalla Commissione europea il 18 novembre 2003, sono state presentate al Consiglio per l'approvazione finale e dovrebbero entrare in vigore il 1° maggio 2004.
Codice di buone prassi
Il codice di buone prassi è in vigore dalla data della sua adozione da parte della Commissione il 25 novembre 2003. Come misura preliminare, per garantirne l'attuazione in seno alla Commissione, i direttori generali sono stati invitati a effettuare, nel 2004, indagini presso il personale per determinare dati di riferimento sui disabili occupati alla Commissione. Tali indagini sono previste nella sezione 8 del codice, ed è prevista l'elaborazione di una relazione statistica anonima sulla base dei dati raccolti sul numero di disabili che lavorano alla Commissione.
E' essenziale che l'applicazione del codice sia soggetta ad un controllo continuo dei risultati, per garantire il miglioramento, a tutti i livelli, delle modalità d'applicazione, al momento dell'assunzione e nel corso di tutta la carriera del funzionario.
La Commissione garantisce al Mediatore che continuerà a prestare particolare attenzione alla questione dei disabili nel quadro della riforma della politica del personale. Tutti i diversi aspetti della società devono riflettersi nella composizione del personale, affinché la Commissione possa trarre pieno profitto da tutte le potenzialità di cui dispone.
Oltre a rispondere alla richiesta del Mediatore di essere informato sulle misure di cui sopra, la Commissione desidera fornire informazioni supplementari per quanto riguarda l'integrazione degli allievi disabili nelle scuole europee. In questo contesto, la Commissione sottolinea tuttavia che, per le scuole europee, l'autorità responsabile è il consiglio superiore, in seno al quale la Commissione dispone di un solo voto.
C. Le scuole europee
Programmi scolastici
Nel 1999 le scuole europee hanno adottato un programma didattico per gli allievi con esigenze specifiche, che comprende non solo le difficoltà di apprendimento, ma anche la maggior parte dei problemi di apprendimento e le disabilità fisiche. Il programma è basato sul principio di integrare quanto più possibile lo studente nella vita scolastica. Sebbene talune lezioni specializzate si svolgano al di fuori della classe, la maggior parte delle lezioni è tenuta in classe, con l'assistenza di un insegnante specializzato a fianco dell'allievo, in aggiunta all'insegnante titolare della classe.
Per ogni allievo con esigenze specifiche viene messo a punto un programma adattato alle sue capacità e alle sue esigenze, in seno ad un consiglio speciale che comprende il direttore, gli insegnanti, i genitori e, in genere, un medico specializzato. Il risultato è formalizzato in un accordo che specifica le responsabilità di ciascuna delle parti; l'accordo si rinnova ogni anno e viene modificato in base ai progressi compiuti dall'allievo. Poiché ciascun caso è esaminato singolarmente, non vi sono restrizioni di bilancio individuali per la prestazione di servizi agli allievi disabili.
Oltre alla riduzione e/o modifica del programma di studi individuale e globale, esistono disposizioni particolari per la valutazione e il controllo degli allievi con esigenze specifiche. Si può trattare di semplici accorgimenti, come un tempo più lungo concesso per una prova scritta o un testo fornito in caratteri più grandi, o di misure più sostanziali, quali l'utilizzazione di un computer, la disponibilità di una persona che scriva le risposte dello studente o anche la possibilità di svolgere l'esame oralmente. I progressi sono valutati sulla base degli obbiettivi personali e non sulla base di quelli della classe. Tuttavia, un allievo con esigenze speciali può avanzare (passare alla classe superiore) con i compagni di classe pur non essendo promosso alla fine di ogni anno. Questo accorgimento e il principio dell'integrazione nella classe garantiscono l'integrazione sociale dell'allievo.
Il numero di allievi nel programma specifico per allievi con esigenze speciali aumenta di anno in anno, via via che il programma viene attuato ed è meglio conosciuto. L'evoluzione del programma è attentamente seguita; è attualmente all'esame la revisione del programma 1999, che dovrebbe essere adottata dal consiglio superiore nell'anno in corso. La revisione incorpora nel programma diverse buone prassi nate dall'esperienza acquisita nelle diverse scuole.
Accessibilità dei locali scolastici
La maggior parte delle scuole europee sono state costruite o adattate tenendo conto delle esigenze delle persone fisicamente disabili. Le scuole costruite o rinnovate di recente, ossia le tre scuole di Bruxelles, le scuole di Lussemburgo e quella di Alicante, hanno tenuto conto delle norme più recenti in materia di accessibilità dei disabili. La maggior parte delle altre scuole hanno iniziato lavori di rinnovo nei limiti imposti dall'architettura degli edifici antichi, anche se non tutte le scuole sono dotate di ascensori.
La messa a disposizione degli edifici che ospitano le scuole europee e la loro manutenzione sono responsabilità dello Stato membro sul cui territorio la scuola europea è situata. Tuttavia, la Commissione può chiedere alle autorità nazionali competenti di fare in modo che gli edifici siano convenientemente adattati e intende farlo in occasione della prossima riunione del Consiglio superiore delle scuole europee, nell'aprile 2004.
(1) C(2003) 4362 del 25.11.2003
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